Programma politico GUS e I VERDI

Anche nel nostro Cantone possiamo misurare le nefaste conseguenze della politica liberista perseguita dai gruppi politici borghesi.

Per i neoliberisti le cose sono semplici: lo Stato è un ingombro che, per mezzo di leggi restrittive, (leggi “burocrazia”) ostacola la libertà degli imprenditori che hanno il compito di creare ricchezza che poi il mercato, in grado di regolarsi da solo, ridistribuirà ai più meritevoli. L’importante è mantenersi concorrenziali sui mercati (la collaborazione è ancora un valore?) e questo significa contenere al massimo i costi di produzione. Per ottenere questo risultato si diminuiscono i salari e si cerca di limitare al massimo i diritti sindacali. Parallelamente le forze politiche (di destra) si affrettano a diminuire le imposte ai più ricchi.

Questa politica è spesso spacciata come l’unica possibile adducendo che “non ci sono alternative”.

Ma cosa c’entra tutto questo con il comune di Stabio?

Le sue conseguenze di questa politica irresponsabile sono visibilissime anche da noi. Il fossato tra ricchi e poveri è sempre più ampio; un quarto della popolazione del nostro Cantone (80’000 persone) è a rischio povertà e sempre più i pensionati faticano ad arrivare alla fine del mese. Anche la fame è aumentata, e sempre più persone devono ricorrere all’aiuto caritatevole del “Tavolino magico”.

Nel frattempo proprio nel nostro cantone l’investimento nelle politiche sociali è stato ridotto.  Insomma la ricchezza invece di sgocciolare verso il basso (era questa la promessa dei neoliberisti) è sgocciolata verso l’alto.

Per una politica della speranza in contrapposizione a quella della paura

Questa politica neoliberista ha inoltre spalancato le porte alla destra populista (in Ticino rappresentata in particolare da UDC e Lega ma anche da rappresentanti degli altri partiti borghesi) che basa la propria politica sulla “paura” verso gruppi sociali deboli (per esempio i migranti) per poi perseguire interessi propri ignorando i bisogni della gente e negando persino la crisi climatica.

Il Consiglio di Stato a maggioranza ha deciso di diminuire le risorse per la socialità (in parte rientrate dopo le proteste di piazza organizzate dalla sinistra) promuovendo nel contempo una riforma della legge tributaria che favorisce smaccatamente i ricchi togliendo importanti entrate ai Comuni. Una decisione che ha mobilitato diversi Comuni del Cantone ma non Stabio che ha preferito “rimanere nei ranghi” accettando le politiche a lui sfavorevoli imposte da PLR e soci.

La nostra visione: un Comune che agisce per il “Bene comune”

Il GUS e I Verdi si oppongono con determinazione a questa politica. Secondo noi la politica deve mirare con forza al bene comune. Si gestisce un Comune non solo a livello amministrativo ma anche e soprattutto attraverso una visione politica a medio/lungo termine. Come sarà il Comune fra 15, 20 anni? Quali sono le esigenze di oggi e quali saranno quelle future? Come possiamo preparare il nostro territorio, la nostra società a vivere nel 2045? È fondamentale che finalmente il Municipio si assuma questo importante compito coinvolgendo la cittadinanza attraverso opportuni processi partecipativi in un’ottica di cittadinanza attiva.

Scarica il pdf del nostro programma politico